Mal di schiena
a cura del Dr Matteo Dellaborra - Fisioterapista
Il mal di schiena, più correttamente definito lombalgia, è un dolore che colpisce il tratto lombare (basso) della colonna vertebrale. Può localizzarsi all'altezza della vita con una percezione maggiore da un lato piuttosto che dall’altro, oppure irradiarsi ai glutei o anche lungo la gamba nel caso di lombo-sciatalgia.
La lombalgia acuta dura in genere una quindicina di giorni ed è solitamente dovuta ad una lesione di una o più delle strutture che compongono la colonna vertebrale.
Nella lombalgia cronica subentrano altri problemi per cui la colonna non riesce più a ritrovare il suo delicato equilibrio e si trova in uno stato di sofferenza permanente.
CAUSE
La lombalgia acuta insorge generalmente o per uno sforzo improvviso e di una certa entità che la colonna non riesce ad assorbire correttamente (colpo della strega), o per un accumulo di piccoli sforzi che finiscono per sovraccaricarla.
FATTORI DI RISCHIO
Oltre ad una componente genetica, fattori comportamentali possono essere alla base del mal di schiena.
Occorre ricordare che il disco intervertebrale riceve ossigeno e nutrimento non dal sangue, ma direttamente dalle vertebre, per diffusione.
E’ provato che fumo e mancanza di movimento "soffocano" il disco intervertebrale: il fumo riduce l'ossigenazione dei tessuti, mentre la sedentarietà diminuisce l’efficacia del sistema a pompa muscolare che favorisce l'afflusso di ossigeno. Anche il sovrappeso è un fattore di rischio perché sovraccarica i dischi e le vertebre lombari.
Accanto a questi fattori indiretti di rischio, sicuramente la postura scorretta rimane il fattore diretto di rischio maggiore: l’80% circa dei mal di schiena sono dovuti proprio ad essa.
COME INTERVENIRE
Di fronte a una lombalgia, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico di base che tramite un’anamnesi ed un esame clinico esclude quei casi non comuni in cui la lombalgia è espressione di un’altra patologia.
Se il curante ritiene opportuni approfondimenti può prescrivere esami strumentali come lastre o esami di laboratorio oppure inviare da uno specialista.
TERAPIE
Se - come probabile - l'esame clinico non rivela alcuna causa grave, il medico prescriverà un ciclo di fisioterapia, abbinato a riposo in fase acuta.
Una volta risolta la sintomatologia dolorosa, verrà consigliato di praticare una attività fisica regolare.
Per accelerare la regressione del dolore, il medico potrà prescrivere un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio.
PREVENZIONE
La priorità fondamentale è evitare la cronicizzazione del dolore: ciò è possibile attraverso un utilizzo più corretto della colonna in termini ergonomici oltre ad un rinforzo e ad un recupero della completa mobilità della schiena.
Un programma di apprendimento in tal senso è la “Back School” (“Scuola della schiena”).
E’ importante considerare come la lombalgia possa persistere a causa di un’erronea postura assunta dal corpo per evitare di provare dolore. I muscoli si contraggono per evitare il dolore e questo, alla lunga, si traduce in posture di compensazione che a loro volta scatenano ancor più dolore, magari a distanza, come negli arti.
E’ possibile un disallineamento delle articolazioni coinvolte (anche, bacino, ginocchia).
E’ allora importante poter spezzare il circolo vizioso imparando ad assumere la postura più corretta, evitando il rischio di limitare il movimento limitando le richieste funzionali alla propria schiena.
Per quanto riguarda il disallineamento, è possibile correggerlo tramite mobilizzazioni dolci, come il metodo Dorn
La lombalgia acuta dura in genere una quindicina di giorni ed è solitamente dovuta ad una lesione di una o più delle strutture che compongono la colonna vertebrale.
Nella lombalgia cronica subentrano altri problemi per cui la colonna non riesce più a ritrovare il suo delicato equilibrio e si trova in uno stato di sofferenza permanente.
CAUSE
La lombalgia acuta insorge generalmente o per uno sforzo improvviso e di una certa entità che la colonna non riesce ad assorbire correttamente (colpo della strega), o per un accumulo di piccoli sforzi che finiscono per sovraccaricarla.
FATTORI DI RISCHIO
Oltre ad una componente genetica, fattori comportamentali possono essere alla base del mal di schiena.
Occorre ricordare che il disco intervertebrale riceve ossigeno e nutrimento non dal sangue, ma direttamente dalle vertebre, per diffusione.
E’ provato che fumo e mancanza di movimento "soffocano" il disco intervertebrale: il fumo riduce l'ossigenazione dei tessuti, mentre la sedentarietà diminuisce l’efficacia del sistema a pompa muscolare che favorisce l'afflusso di ossigeno. Anche il sovrappeso è un fattore di rischio perché sovraccarica i dischi e le vertebre lombari.
Accanto a questi fattori indiretti di rischio, sicuramente la postura scorretta rimane il fattore diretto di rischio maggiore: l’80% circa dei mal di schiena sono dovuti proprio ad essa.
COME INTERVENIRE
Di fronte a una lombalgia, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico di base che tramite un’anamnesi ed un esame clinico esclude quei casi non comuni in cui la lombalgia è espressione di un’altra patologia.
Se il curante ritiene opportuni approfondimenti può prescrivere esami strumentali come lastre o esami di laboratorio oppure inviare da uno specialista.
TERAPIE
Se - come probabile - l'esame clinico non rivela alcuna causa grave, il medico prescriverà un ciclo di fisioterapia, abbinato a riposo in fase acuta.
Una volta risolta la sintomatologia dolorosa, verrà consigliato di praticare una attività fisica regolare.
Per accelerare la regressione del dolore, il medico potrà prescrivere un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio.
PREVENZIONE
La priorità fondamentale è evitare la cronicizzazione del dolore: ciò è possibile attraverso un utilizzo più corretto della colonna in termini ergonomici oltre ad un rinforzo e ad un recupero della completa mobilità della schiena.
Un programma di apprendimento in tal senso è la “Back School” (“Scuola della schiena”).
E’ importante considerare come la lombalgia possa persistere a causa di un’erronea postura assunta dal corpo per evitare di provare dolore. I muscoli si contraggono per evitare il dolore e questo, alla lunga, si traduce in posture di compensazione che a loro volta scatenano ancor più dolore, magari a distanza, come negli arti.
E’ possibile un disallineamento delle articolazioni coinvolte (anche, bacino, ginocchia).
E’ allora importante poter spezzare il circolo vizioso imparando ad assumere la postura più corretta, evitando il rischio di limitare il movimento limitando le richieste funzionali alla propria schiena.
Per quanto riguarda il disallineamento, è possibile correggerlo tramite mobilizzazioni dolci, come il metodo Dorn
I più comuni disturbi alla colonna vertebrale:
artrosi
L'artrosi è il disturbo articolare più diffuso: in Italia ne soffrono oltre 4 milioni di persone, sia uomini che donne e colpisce soprattutto le persone anziane, ma non solo. Consiste nella degenerazione delle strutture articolari, interessando la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio, le dita delle mani e dei piedi.
Il sintomo più frequentemente lamentato è il dolore, che si manifesta all'inizio del movimento e si riduce man mano che l'articolazione si riscalda, per poi ricomparire se il movimento è eccessivo. Quando la degenerazione dell’articolazione è avanzata, si può presentare una limitazione funzionale, più o meno invalidante a seconda delle sedi articolari coinvolte.
La diagnosi viene effettuata tramite una visita medica e alcune indagini radiografiche; per quanto riguarda le terapie, esse comprendono: terapie fisiche e riabilitative, farmaci antiinfiammatori ad azione analgesica, trattamento infiltrativo intra-articolare per migliorare la lubrificazione.
Il metodo Dorn e la chinesiterapia analitica possono costituire un valido strumento di prevenzione e sollievo in quanto, grazie al riallineamento le articolazioni, distribuiscono il peso più uniformemente sulla cartilagine, rallentando l’usura articolare.
cifosi
La cifosi è una accentuazione patologica della normale curvatura della colonna vertebrale a livello dorsale. Essa si può localizzare sull’intera regione dorsale oppure su un solo tratto: in questo caso la curvatura dorsale si acutizza notevolmente.
La cifosi dorsale comporta di solito compensazioni della colonna nei tratti sopra e sottostanti.
La rieducazione posturale agisce sull’intero equilibrio della colonna vertebrale, per assicurare alla colonna vertebrale un buon allineamento attraverso l’acquisizione di una corretta postura del capo, del collo e del bacino. Il metodo Dorn attraverso delle manipolazioni delicate e con gli esercizi di auto-trattamento può contribuire al ripristino di un assetto più fisiologico.
colpo della strega
Il 'colpo della strega' è la denominazione comune per un episodio di lombalgia acuta che si manifesta con un dolore molto intenso in zona lombare. A questo può aggiungersi una sensazione di forte rigidità lungo tutta la muscolatura lombare, causata da uno spasmo difensivo dei muscoli para-vertebrali. Solitamente il dolore acuto scompare, mantenendo a riposo la muscolatura, nell'arco di due o tre giorni ; spesso però occorre un periodo più lungo per la totale remissione del dolore.
Le cause sono riconducibili a una sollecitazione anomala ed improvvisa del disco intervertebrale, o della muscolatura paravertebrale, a causa di un movimento insolito o del sollevamento di un carico eccessivo. La terapia è inizialmente quella del riposo, che non deve però potrarsi oltre le 12-48 ore, per non indebolire eccessivamente la muscolatura.
Successivamente occorrerà decontrarre la muscolatura tramite massaggi adeguati, come il massaggio Breuss o quello decontratturante. E’ indicato il metodo Dorn sia in fase sub-acuta per velocizzare la risoluzione del dolore ma soprattutto per ripristinare eventuali disallineamenti vertebrali causati dalla prolungata tensione dei muscoli contratti. E' altresì importante comprendere le reali cause del dolore lombare (se si è trattato di un episodio isolato o se si tratta di un segnale di problematiche vertebrali più serie) per orientare più efficacemente l'approccio terapeutico. In alcuni casi può essere utile un ciclo di rieducazione motoria per apprendere un uso più ergonomico della colonna vertebrale.
discopatia
Per discopatia si intende una degenerazione del disco intervertebrale, ovvero della struttura fibro-cartilaginea flessibile che si trova tra i corpi delle vertebre. In caso di discopatia, il disco si deforma perdendo la sua consistenza e la sua capacità di ammortizzare i carichi delle vertebre. A causa della deformazione il disco può anche comprimere le radici nervose, causando dolori molto forti. Le cause di una discopatia possono essere molteplici: postura sbagliata, traumi che hanno condizionato il cammino o il movimento, sforzo eccessivo a carico della colonna, oppure all'opposto, movimento carente, malattie che alterano il contenuto minerale osseo, stress ... Si tratta di una condizione fisica che, non opportunamente curata, può portare all'ernia del disco.
La terapia di una generica discopatia è fondamentalmente non invasiva e basata sull'utilizzo della fisiochinesiterapia, eventualmente associata a trattamento farmacologico con analgesici ed antinfiammatori. Il metodo Dorn, ripristinando il corretto allineamento vertebrale, restituisce il fisiologico spazio al disco che può espandersi nella sua naturale sede, riducendo la compressione sulle radici nervose.
ernia del disco
L’ernia del disco è data dalla fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale dall'anulus, ovverosia la parte esterna del disco intervertebrale, che presenta una fessurazione. Il nucleo fuoriuscito va a comprimere le strutture nervose determinando in tal modo sintomi quali dolore, mancanza di sensibilità, deficit di forza. Tale lesione avviene solitamente a causa di microtraumi ripetuti o per un trauma importante; l'ernia può presentarsi in diverse forme a seconda della radice nervosa interessata. Frequente la presenza di sciatalgia, ossia di un dolore posteriore lungo tutta la gamba, sino al polpaccio o al piede.
L’ernia tende ad auto-risolversi spontaneamente, ma in tempi piuttosto lunghi. Una delle terapie più utili, accanto alla fisioterapia tradizionale, è il metodo McKenzie che consiste nella adozione di posture e movimenti ripetuti che hanno la proprietà di far rientrare il materiale fuoriuscito.
sciatalgia
La sciatalgia, più comunemente detta sciatica, è una sensazione di dolore alla parte posteriore della gamba, dall'anca al piede, causata dall'irritazione del nervo sciatico, associata spesso ad una sensazione di torpore e di difficoltà nel muovere la gamba. Causa di circa il 15% dei casi di sciatica è l'ernia del disco spinale, che preme sul nervo sciatico. Vi sono molteplici condizioni che possono comprimere le radici nervose e causare la sciatica, pertanto anche i tipi di terapia possono variare. Il trattamento della causa sottostante alla compressione è spesso la cura più efficace. Molti casi di sciatica possono essere efficacemente trattati tramite fisioterapia o massaggio Breuss.
L'artrosi è il disturbo articolare più diffuso: in Italia ne soffrono oltre 4 milioni di persone, sia uomini che donne e colpisce soprattutto le persone anziane, ma non solo. Consiste nella degenerazione delle strutture articolari, interessando la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio, le dita delle mani e dei piedi.
Il sintomo più frequentemente lamentato è il dolore, che si manifesta all'inizio del movimento e si riduce man mano che l'articolazione si riscalda, per poi ricomparire se il movimento è eccessivo. Quando la degenerazione dell’articolazione è avanzata, si può presentare una limitazione funzionale, più o meno invalidante a seconda delle sedi articolari coinvolte.
La diagnosi viene effettuata tramite una visita medica e alcune indagini radiografiche; per quanto riguarda le terapie, esse comprendono: terapie fisiche e riabilitative, farmaci antiinfiammatori ad azione analgesica, trattamento infiltrativo intra-articolare per migliorare la lubrificazione.
Il metodo Dorn e la chinesiterapia analitica possono costituire un valido strumento di prevenzione e sollievo in quanto, grazie al riallineamento le articolazioni, distribuiscono il peso più uniformemente sulla cartilagine, rallentando l’usura articolare.
cifosi
La cifosi è una accentuazione patologica della normale curvatura della colonna vertebrale a livello dorsale. Essa si può localizzare sull’intera regione dorsale oppure su un solo tratto: in questo caso la curvatura dorsale si acutizza notevolmente.
La cifosi dorsale comporta di solito compensazioni della colonna nei tratti sopra e sottostanti.
La rieducazione posturale agisce sull’intero equilibrio della colonna vertebrale, per assicurare alla colonna vertebrale un buon allineamento attraverso l’acquisizione di una corretta postura del capo, del collo e del bacino. Il metodo Dorn attraverso delle manipolazioni delicate e con gli esercizi di auto-trattamento può contribuire al ripristino di un assetto più fisiologico.
colpo della strega
Il 'colpo della strega' è la denominazione comune per un episodio di lombalgia acuta che si manifesta con un dolore molto intenso in zona lombare. A questo può aggiungersi una sensazione di forte rigidità lungo tutta la muscolatura lombare, causata da uno spasmo difensivo dei muscoli para-vertebrali. Solitamente il dolore acuto scompare, mantenendo a riposo la muscolatura, nell'arco di due o tre giorni ; spesso però occorre un periodo più lungo per la totale remissione del dolore.
Le cause sono riconducibili a una sollecitazione anomala ed improvvisa del disco intervertebrale, o della muscolatura paravertebrale, a causa di un movimento insolito o del sollevamento di un carico eccessivo. La terapia è inizialmente quella del riposo, che non deve però potrarsi oltre le 12-48 ore, per non indebolire eccessivamente la muscolatura.
Successivamente occorrerà decontrarre la muscolatura tramite massaggi adeguati, come il massaggio Breuss o quello decontratturante. E’ indicato il metodo Dorn sia in fase sub-acuta per velocizzare la risoluzione del dolore ma soprattutto per ripristinare eventuali disallineamenti vertebrali causati dalla prolungata tensione dei muscoli contratti. E' altresì importante comprendere le reali cause del dolore lombare (se si è trattato di un episodio isolato o se si tratta di un segnale di problematiche vertebrali più serie) per orientare più efficacemente l'approccio terapeutico. In alcuni casi può essere utile un ciclo di rieducazione motoria per apprendere un uso più ergonomico della colonna vertebrale.
discopatia
Per discopatia si intende una degenerazione del disco intervertebrale, ovvero della struttura fibro-cartilaginea flessibile che si trova tra i corpi delle vertebre. In caso di discopatia, il disco si deforma perdendo la sua consistenza e la sua capacità di ammortizzare i carichi delle vertebre. A causa della deformazione il disco può anche comprimere le radici nervose, causando dolori molto forti. Le cause di una discopatia possono essere molteplici: postura sbagliata, traumi che hanno condizionato il cammino o il movimento, sforzo eccessivo a carico della colonna, oppure all'opposto, movimento carente, malattie che alterano il contenuto minerale osseo, stress ... Si tratta di una condizione fisica che, non opportunamente curata, può portare all'ernia del disco.
La terapia di una generica discopatia è fondamentalmente non invasiva e basata sull'utilizzo della fisiochinesiterapia, eventualmente associata a trattamento farmacologico con analgesici ed antinfiammatori. Il metodo Dorn, ripristinando il corretto allineamento vertebrale, restituisce il fisiologico spazio al disco che può espandersi nella sua naturale sede, riducendo la compressione sulle radici nervose.
ernia del disco
L’ernia del disco è data dalla fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale dall'anulus, ovverosia la parte esterna del disco intervertebrale, che presenta una fessurazione. Il nucleo fuoriuscito va a comprimere le strutture nervose determinando in tal modo sintomi quali dolore, mancanza di sensibilità, deficit di forza. Tale lesione avviene solitamente a causa di microtraumi ripetuti o per un trauma importante; l'ernia può presentarsi in diverse forme a seconda della radice nervosa interessata. Frequente la presenza di sciatalgia, ossia di un dolore posteriore lungo tutta la gamba, sino al polpaccio o al piede.
L’ernia tende ad auto-risolversi spontaneamente, ma in tempi piuttosto lunghi. Una delle terapie più utili, accanto alla fisioterapia tradizionale, è il metodo McKenzie che consiste nella adozione di posture e movimenti ripetuti che hanno la proprietà di far rientrare il materiale fuoriuscito.
sciatalgia
La sciatalgia, più comunemente detta sciatica, è una sensazione di dolore alla parte posteriore della gamba, dall'anca al piede, causata dall'irritazione del nervo sciatico, associata spesso ad una sensazione di torpore e di difficoltà nel muovere la gamba. Causa di circa il 15% dei casi di sciatica è l'ernia del disco spinale, che preme sul nervo sciatico. Vi sono molteplici condizioni che possono comprimere le radici nervose e causare la sciatica, pertanto anche i tipi di terapia possono variare. Il trattamento della causa sottostante alla compressione è spesso la cura più efficace. Molti casi di sciatica possono essere efficacemente trattati tramite fisioterapia o massaggio Breuss.
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p.iva: 13383380154
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